Che bisogno soddisfa e in che contesto si inserisce?
L’analisi del quadro regionale e nazionale mostra che le numerose iniziative avviate sulla sanità elettronica sono prevalentemente a “macchia di leopardo” e completamente scollegate tra di loro, con risultati talvolta incerti e disomogenei ed a favore solo di una ristretta cerchia di soggetti.
A titolo di esempio, si possono considerare i software finalizzati alla gestione degli studi medici e delle cartelle cliniche degli assistiti dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta: come riportato nella proposta “Progetto ICT nella sanità” elaborata dal comitato servizi e tecnologie dell’associazione degli industriali, vi sono ben 170 fornitori di tali software a livello nazionale con problemi di reciproca interoperabilità.
Se questo esempio è considerabile come un’evidenza della penetrazione in atto dell’informatizzazione dei processi, esso permette altresì di cogliere due importanti problematiche che richiedono una dovuta attenzione:
- la necessità di una struttura che supporti l’innovazione dei processi e di conseguenza dei servizi informatizzati nel settore salute;
- l’indispensabilità di sviluppare attività tecnologiche tali da garantire una azione di spill over tecnologico del territorio e di altri attori del mercato.
Le azioni da intraprendere per dare una concreta ed effettiva risposta alle problematiche evidenziate comportano necessariamente l’accumulazione di esperienze e di know-how appartenenti a culture diverse, ovvero quelle derivante dal sistema imprenditoriale e quelle inerenti al sistema pubblico di ricerca.
Il Laboratorio eHealthNet si pone l’obiettivo di fungere da centro di competenza, il quale si configura quindi come un cluster d’innovazione, luogo di sintesi efficace di tecnologie, servizi innovativi, servizi pubblici e sistema normativo, volto a permettere a tutti gli stakeholder del sistema salute di beneficiare dalle potenzialità delle nuove tecnologie e di conseguire i ritorni dagli investimenti richiesti.